Edit Content

Home

Mostre fotografiche, capitolo 1

Richard Avedon: Relationships

il maestro della fotografia di moda al GAM di Palermo

Introduzione

Da anni la GAM (Galleria Arte Moderna) di Palermo offre mostre fotografiche dei grandi maestri della fotografia.

Questa volta è toccato al mitico Richard Avedon (1923-2004) e alla sua “Ralationships”, un fantastico viaggio che ci accompagna nella storia e l’evoluzione di quello che ancora oggi è considerato uno dei maggiori fotografi di moda al mondo.

Ma andiamo per gradi, chi è Richard Avedon e quale contributo ha portato alla fotografia contemporanea?

Chi sei, Richard Avedon?

© Richard Avedon

Newyorkese classe 1923, Avedon inizia la sua carriera come fotografo della Marina mercantile statunitense, occupandosi delle foto per le tessere del personale imbarcato.

Questo modo di scattare, così essenziale, diventerà la sua firma, in grado di distinguerlo rendendo famosi alcuni dei suoi più celebri reportage.

La svolta professionale arriva però nel 1944, quando entrerà nel gruppo della rivista di moda Harper’s Bazaar, rivoluzionando il concetto di fotografia di moda.

Resterà nel gruppo per dodici anni circa. Negli anni raggiunge la massima notorietà lavorando con i migliori atelier per le loro campagne e scattando per grandi riviste internazionali, di moda e non solo. Con i suoi reportage ha raccontato la realtà dell’America dei suoi anni con sguardo sincero e appassionato.

La mostra, in breve

Relationships, come dicevo all’inizio di questo articolo, racconta la carriera, l’evoluzione, l’uomo Avedon. Ci mostra i suoi lavori partendo dalle relazioni umane, dai rapporti che nel corso della sua carriera ha intrecciato con modelle, artisti, star della musica, potenti del mondo e gente comune.

Uno sguardo, quello di Avedon, in grado di raccontare. Raccontare storie di femminilità in una società ancora carica di stereotipi. Storie di guerra e delle ferite da essa provocata. Storie di uomini e donne comuni cresciuti negli angoli remoti degli Stati Uniti.

Ma iniziamo dal principio. All’ingresso della mostra la prima foto che troviamo davanti a noi è questa.

Richard Avedon, Robert Frank photographer and June Leaf artist Mabou Mines Nova Scotia
July 18-1975 © The Richard Avedon Foundation

In questo scatto che vede ritratti Robert Frank e June Leaf, due artisti, cari amici di Avedon, possiamo vedere lo stile che lo contraddistinguerà negli anni della sua carriera da fotoreporter.

Sfondo bianco e cornice del grande formato integra, come a voler chiudere in uno spazio preciso i due corpi, che ci parlano con la loro postura della dicotomia uomo/donna, mentre la ciocca di capelli della Leaf indica il suo uomo… uno scatto che ci dice già molto del mondo interiore di Avedon.

La Moda, dalla rivoluzione con Harper’s Bazaar ai magnifici scatti per Versace

Nel 1944 Avedon entra nel gruppo Harper’s Bazaar e inizia a rivoluzionare il mondo della fotografia di moda. Infatti, alle classiche immagini da rivista, con modelle riprese in pose plastiche, Avedon preferisce un linguaggio diverso, narrativo. 

Inizia così a inserire le modelle in diversi contesti originali. Dalle sale da ballo ai banconi dei locali notturni, da camere lussuose a luoghi iconici e suggestivi.

Ogni scatto valorizza gli abiti e le modelle rendendole icone di stile senza tempo.

Da Audrey Hepburn a Dovima, da Suzy Parker a Dorian Leigh, le foto di Avedon portano gli atelier e le modelle su un nuovo piano, consacrandolo a Maestro della fotografia di moda.

© Richard Avedon

Molti lavori lo vedono impegnato in campagne pubblicitarie con una delle famiglie più famose dell’alta moda italiana. Con Gianni Versace prima e Donatella poi, Avedon darà vita a campagne pubblicitarie stupende in cui i tessuti e i corpi si uniscono producendo forme meravigliose.

Soprattutto negli scatti per Versace, l’evoluzione di Avedon vede quella che sarai poi la cifra stilistica caratteristica degli ultimi anni della sua carriera.

A scatti capaci di rompere la plasticità e un’epoca editoriale, Avedon preferirà a un certo punto sfondi neutri ed elementi in grado di far risaltare solo i corpi in tensione, capaci di esaltare le creazioni degli stilisti in immagini dal sapore eterno.

© Richard Avedon

La moda, attraverso l’obiettivo di Avedon, diventa un’espressione di creatività e originalità.

Un’eredità che vive nelle pagine di iconiche riviste, influenzando ancora oggi la percezione della bellezza e dello stile.

L’inconfondibile firma di Avedon ha ridefinito il concetto di fotografia di moda, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte visiva.

Gli altri lavori, i suoi reportage, il discusso The American West, la fine della sua narrazione.

Nel corso della sua lunga carriera, Richard Avedon non si è limitato a catturare l’eleganza delle celebrità e l’effervescenza della moda.

La sua abilità nel trasformare il comune in straordinario si è rivelata anche attraverso la sua raffigurazione di personaggi famosi del XX secolo.

Avedon ha immortalato volti noti, creando ritratti iconici che non solo raccontano storie personali ma che riflettono anche il contesto culturale dell’epoca.

Attraverso il suo obiettivo, personaggi come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Martin Luther King Jr. diventano più di semplici immagini; diventano simboli di un’era, catturati nella loro autenticità e vulnerabilità.

Nella sua transizione dalla moda all’impegno sociale, Avedon ha dimostrato di essere un fotografo versatile, spingendosi oltre i confini convenzionali.

Durante il conflitto americano in Vietnam, ha rivolto la sua attenzione al foto giornalismo, utilizzando la sua abilità nell’arte del ritratto per raccontare storie di guerra in modo straordinario.

I suoi scatti non erano semplici documenti visivi; erano testimonianze emozionanti della drammaticità umana e dell’impatto devastante della guerra.

Avedon ha sfidato gli stereotipi del reportage di guerra, concentrandosi sulla complessità delle relazioni umane e sulla sofferenza individuale, portando una sensibilità unica alla sua narrazione visiva.

Il punto culminante della sua carriera fu forse il progetto intitolato “In the American West”.

Avedon viaggiò per gli Stati Uniti, catturando ritratti di persone comuni con uno sguardo affilato e una profondità che sfidava le convenzioni della fotografia contemporanea.

In questo lavoro, ritornò alla sua radice, alla sua esperienza iniziale nella marina mercantile americana, quando le sue fotografie erano caratterizzate da una semplicità efficace.

Attraverso “In the American West”, Avedon ha portato la sua firma distintiva a una nuova fase, abbandonando l’opulenza della moda per concentrarsi sulla cruda e autentica essenza della vita americana.

© Richard Avedon

L’arco stilistico di Avedon, dunque, si presenta come un percorso circolare.

Dai primi giorni nella marina mercantile americana, dove la sua lente catturava la semplicità nelle fototessere del personale di bordo, all’elaborata produzione di moda per Harper’s Bazaar, e infine al ritorno alla semplicità visiva con “In the American West” il suo lavoro rappresenta una costante evoluzione e rivoluzione.

Conclusioni

La sua capacità di abbracciare la diversità degli stili fotografici, spaziando tra la moda glamour e la cruda realtà documentaria, testimonia la profondità della sua maestria artistica e la sua costante ricerca di espressione autentica.

Con “Relationships”, la mostra che ho avuto l’onore di visitare recentemente, ho potuto contemplare l’intero spettro di questa straordinaria evoluzione, un viaggio affascinante attraverso il cuore e la mente di un genio della fotografia del XX secolo.

“Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.”

Richard Avedon

© Richard Avedon

Home