HENRI CARTIER-BRESSON: l’occhio del secolo
La regole di composizione del grande fotografo
Introduzione
È un’emozione per me iniziare a scrivere sul mio blog parlandoti di uno dei maestri, un grande fotografo, che più di ogni altro, ha segnato generazioni di appassionati il mistero delle immagini, Henri Cartier-Bresson.
(da ora per brevità lo nominerò con le iniziali HCB) infatti, cogliendo le opportunità del secolo in cui ha vissuto, ha raccontato, per più di settant’anni, avvenimenti storici fondamentali e lo ha fatto attraverso la sua fotografia realista e immediata.
Ma non sono qui per farti un sunto della sua biografia. Grandi esperti di storia e specialisti hanno raccontato con pagine bellissime la sua “epopea fotografica”.
Io, nella semplicità delle mie quasi mille parole voglio però aiutarti a leggere la sua fotografia, provando a entrare nella sua mente artistica (lui ha iniziato come pittore alla scuola dei surrealisti francesi) e assolutamente geometrica.
Come leggere la fotografia di HCB
Come possiamo leggere la fotografia di questo grande maestro?
Le chiavi che voglio darti oggi risiedono nelle regole di composizione dell’immagine, nello specifico nella regola dei terzi, nella sezione aurea e nel triangolo aureo.
Queste tre regole infatti, usate da sempre nell’arte della pittura sono anche alla base della composizione fotografica.
HCB infatti conosceva bene queste regole ed è proprio per questa sua grande capacità di intendere la geometria (suo pane quotidiano) che le sue fotografie hanno una forza espressiva enorme.
Vi faccio qualche esempio iniziando dai terzi.
Regola dei Terzi
Nel famoso scatto a Place de l’Europe a Parigi il soggetto immortalato al momento del salto viene ripreso non al centro ma esattamente a destra dell’inquadratura, perché HCB fa questo?
Quando la nostra mente legge le immagini, proprio come un libro parte in modo del tutto involontario da sinistra muovendosi verso destra.
La regola dei terzi cosa ci dice. Ci dice che in questo reticolo di quattro linee, due orizzontali e due verticali l’occhio avrà sempre la tendenza a muoversi verso gli angoli in cui le linee si incrociano, siano esse a destra (peso dell’immagine a destra) o a sinistra (peso dell’immagine a sinistra).
Nel caso di questo scatto HCB utilizza la scala a terra della strada come linea che guida gli occhi del soggetto verso destra per inserire sui rispettivi angoli (terzi a destra) il soggetto dell’immagine.
Adesso vi racconto un po’ della sezione Aurea nella fotografia d HCB.
Sezione Aurea
La storia della sezione aurea, chiamata anche la proporzione divina si perde nella notte dei tempi, fatto sta che anche la fotografia ne è stata parecchio influenzata per comporre scatti dal sapore eterno.
Nel caso di questo scatto di HCB datato 1932 possiamo notare (dalla gif sopra) il perfetto utilizzo della sezione aurea.
Infatti come una spirale molto armoniosa le scale in primo piano, la ringhiera e la curva del marciapiede dall’altro lato della strada, guidano i nostri occhi verso il soggetto, il ciclista, che scende a grande velocità giù per la strada.
Qui si pone un dilemma che ha interrogato milioni di appassionati del maestro sulla sua capacità di comporre scatti così.
Si pensa infatti:
I suoi saranno scatti premeditati o quest’uomo ha sviluppato una capacità unica di cogliere gli istanti, di intuire il momento?
Per chi conosce un po’ la personalità di HCB sa perfettamente che molte delle sue affermazioni e convinzioni sono sempre andate nella direzione di una fotografia che avesse nell’immediatezza e nell’imprevedibilità le sue caratteristiche principali.
Come nel caso della foto appena analizzata, in cui avendo intuito dalle proporzioni, la direzione e la forma della strada che potesse venire fuori uno scatto sensazionale, semplicemente è stato lì a inquadrare, aspettando che un soggetto interessante “passasse di lì”.
La sezione aurea è forse una delle regole compositive più complesse da utilizzare ma la sua caratteristica unica è quella di rendere l’immagine armoniosa e appagante.
Osservando infatti un’immagine con queste caratteristiche ci immergiamo nell’azione, leggendo in modo automatico il movimento in cui il fotografo ci accompagna.
Adesso resta da analizzare l’ultimo scatto di HCB in cui è percepibile la regola del triangolo aureo.
Triangolo Aureo
In questo scatto possiamo notare l’uso sapiente da parte di HCB di questa regola compositiva.
Il triangolo aureo come ci mostra l’immagine si costruisce partendo dalla porzione aurea ma tracciando una linea che taglia in maniera obliqua l’immagine.
A sua volta possono costruirsi altri triangoli più piccoli ai lati che possono diventare punto di interesse visivo.
La maestria di HCB è stata quella di individuare la linea netta dell’ombra capace di dividere a metà la scena.
In questo modo si enfatizzano le due figure che sembrano quasi speculari, la prima dietro la colonna di cui vediamo solo la schiena e l’altra nell’ombra sopra le scalinate intenta a scendere.
Conclusione
Spero che l’argomento di cui vi ho parlato in questo mio primo articolo vi abbia messo in luce alcuni aspetti di Henri Cartier-Bresson che non sono affatto trascurabili per iniziare a comprendere l’uomo dietro la macchina fotografica.
Il suo rapporto con la fotografia è stato ricco di contributi di stile unici e ancora oggi è considerato da tutti il fotografo completo capace di unire una tecnica compositiva perfetta alla sua capacità di predire il momento esatto in cui scattare.
Così si conclude questo nostro primo appuntamento con questa piccola rubrica che vuole essere il mio modo di farvi entrare dentro l’affascinante e magico mondo della fotografia attraverso quei maestri che hanno reso grande quest’arte.
A presto
Daniele.
“La fotografia è porre sulla stessa linea di mira
la mente, gli occhi e il cuore”.
Henri Cartier-Bresson
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