La Tecnica dell’High Dynamic Range (HDR) o Alta gamma Dinamica, spiegata facile.
Introduzione
Hai mai fatto caso a come i tuoi occhi riescono ad adattarsi bene in ogni tipo di condizione di luce?
Questo perché gli occhi hanno la capacità naturale di compensarla attraverso il loro complesso sistema di coni, bastoncelli etc.
Ma andiamo avanti, l’anatomia umana non è il mio forte.
Quando infatti sei in una stanza e la finestra è aperta, anche se la luminosità non è la stessa all’interno e all’esterno, i tuoi occhi riescono comunque a compensare bene la luce di entrambi gli ambienti e a mostrarteli così come sono.
Ecco, la macchina fotografica no, a meno che non si usi la tecnica dell’HDR.
Questo perché a differenza dei nostri occhi la macchina fotografica ha una gamma dinamica limitata. Se vi state chiedendo cos’è la Gamma Dinamica ecco questo articolo vi sarà utile.
Vi basti al momento sapere che è la capacità di una fotocamera di catturare i punti che dal nero puro (ombre) arrivano al bianco puro (luci).
Sappiamo che la gamma dinamica ha dei valori di riferimento che sono 0 per il nero e 255 per il bianco, tutto ciò che sta nel mezzo è un graduale aumento o diminuzione del valore della luce o delle ombre detti comunemente mezzitoni, dipende se partiamo in ordine crescente o decrescente del valore di riferimento.
Per aiutarci quindi a comprendere che valori ha uno scatto di solito usiamo nelle macchine fotografiche o nei programmi di post-produzione l’istogramma, un grafico che ci aiuta a capire la quantità di luci ombre e mezzitoni presenti nella nostra immagine.
Istogramma
Pre comprendere bene la tecnica dell’High Dynamic Range, dobbiamo prima comprendere cos’è un istogramma e il suo funzionamento. Ti faccio vedere un immagine di seguito che aiuta a capire bene di cosa stiamo parlando.
Se ami mettere mano alla tua fotocamera in modalità manuale o se ti piace fare qualche ritocco con Lightroom o Photoshop, ti sarà capitato di imbatterti in questo grafico.
Ecco, questo è l’Istogramma!
Come ti ho detto nell’introduzione l’istogramma ci aiuta a “misurare” la quantità di Luci e Ombre di una fotografia, ma andiamo all’atto pratico.
Cosa succede quando siamo in una stanza e cerchiamo di fare una fotografia?
Come puoi notare nella prima immagine e nel rispettivo istogramma, mentre la parte interna dell’appartamento “La villa Là” è perfettamente illuminata, la parte esterna è completamente bianca o “bruciata” in gergo fotografico.
In questo caso vedrai l’istogramma crescere verso destra perché le informazioni di luce sono maggiormente presenti dai mezzi toni in su.
In questo caso, la gamma dinamica dello scatto ci dice che se vogliamo una corretta esposizione all’interno, avremo troppa luce all’esterno.
Adesso vediamo una seconda foto, questa volta, partendo dalla stessa posizione, cerchiamo di fare in modo che la parte esterna sia ben visibile, vediamo cosa succede.
Come possiamo notare scattando dalla stessa esposizione ma toccando solo il tempo di scatto abbiamo ottenuto una buona esposizione dell’esterno della scena.
Come possiamo notare l’interno adesso è completamente buio e l’istogramma cresce verso sinistra perché sono maggiori i mezzi toni che vanno verso il nero.
Dato questo limite, presente in tutte le macchine, che non potranno mai avere la stessa gamma dinamica di un occhio umano, l’unico modo per replicarne il risultato è quello di usare una tecnica di sovrapposizione delle immagini chiamato per l’appunto High Dynamic Range (HDR).
Questo permette di aumentare la gamma dinamica delle tue immagini sovrapponendo due o più scatti con esposizioni diverse.
Ma entriamo più nello specifico.
L’High Dynamic Range (HDR) in poche parole
Adesso ti mostrerò due video in cui potrai vedere il processo visivo dell’HDR.
In questi due video come puoi notare ho unito i primi due scatti, il primo con esposizione a destra e il secondo con esposizione a sinistra per compensare in modo corretto la luce sia interna che esterna e ottenere così il risultato corretto rappresentato dalla terza immagine.
La tecnica infatti prevede, in fase di scatto, di trovare la giusta inquadratura e poi usando sempre gli stessi valori di ISO (sensibilità) e Apertura diaframma, effettuare 3/5 scatti con velocità differenti per avere immagini con esposizioni da 3 a 5 f-stop di differenza.
Noterete infatti, che mettendo a fuoco su un punto e aumentando o diminuendo la velocità di scatto e lasciando invariati gli altri valori, l’esposimetro della fotocamera varierà passando da valori di sovraesposizione, generalmente indicati con i numeri +3,+2,+1 a un valore di corretta esposizione, generalmente indicato con 0 a valori di sotto esposizione indicati con i numeri -1,-2,-3.
generalmente per elaborare una foto con la tecnica HDR e ottenere un buon risultato con la post produzione fotografica, bastano 3 scatti con valori esposimetrici pari a +1, 0 e -1.
Conclusione
Eccovi spiegato quindi l’High Dynamic Range e il suo funzionamento.
Se avete dubbi o volete capire come praticare in post produzione questa procedura, contattatemi.
Nel frattempo vi aggiungo il link alla mia sezione fotografica immobiliare con alcuni dei migliori scatti prodotti negli ultimi anni usando questa elaborazione.
Buona Luce